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21 marzo 2016
Diecimila ad Aversa per la giornata della memoria.
Corteo aperto dai familiari delle vittime della criminalità
Hanno sfilato in diecimila ad Aversa per la XXI giornata nazionale della memoria e dell’impegno. L’appello alla partecipazione lanciato dal coordinamento provinciale dell’associazione Libera nelle settimane scorse, è stato accolto da decine e decine di scuole della provincia di Caserta che si sono ritrovate in Piazza Mazzini, nel piazzale antistante la stazione ferroviaria già a partire dalle 8,30.
Da qui il corteo, al ritmo di “Yellow Submarine” dei Beatles, suonata dagli studenti dell’I.C. G. Galilei di Arienzo e del Convitto Giordano Bruno di Maddaloni, è partito alle 10 in punto. In testa lo striscione del coordinamento campano familiari delle vittime innocenti della criminalità e quello che ricorda il documento redatto da don Diana a natale del 1991 “per amore del mio popolo”. Dietro gli striscioni tanti familiari di vittime della camorra e migliaia di giovanissimi, molti dei quali alunni di scuole medie ed elementari accompagnati dai loro insegnanti.
Con loro i sindaci dei comuni di Casal di Principe, Teverola, Carinaro, Castel Volturno, Casaluce, Cesa, il commissario prefettizio di Aversa. Dopo aver attraversato il cuore pulsante della città, il lungo serpentone colorato è arrivato in piazza Municipio. Sul palco davanti alla casa comunale, Salvatore Cuoci, a nome di Libera, e due giovani studenti, Silvia Barbato e Mariano Scuotri, alle 11 precise hanno dato il via alla lettura dei nomi delle vittime innocenti, in contemporanea con tutte le altre piazze di tutt’Italia. Il primo a leggere la lunga lista di vittime innocenti, è stato il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo.
Poi è toccato ai familiari, agli stessi studenti e agli insegnanti delle scuole che hanno partecipato al corteo, ai rappresentanti delle forze dell’ordine che garantivano l’ordine pubblico, ad esponenti di associazioni, agli scout.
Dopo la lettura dei nomi, Valerio Taglione, coordinatore del Comitato don Peppe Diana, in un breve intervento si è chiesto retoricamente “che senso ha partecipare ad una manifestazione del genere”. “Se tutto questo ha un senso, dipende da noi – ha sostenuto Taglione – ma per averlo significa che quando andremo a casa dovremo fare queste cose tutti giorni. C’è bisogno dell’impegno di tutti per far in modo che queste terre non siano terre più le terre della camorra, ma quelle di Don Peppino Diana, Antonio Di Bona, Salvatore Nuvoletta, Domenico Noviello. Solo così avrà un senso questo marcia”.
“Oggi, 21 marzo, è il primo giorno di primavera – ha detto il coordinatore provinciale di Libera , Gianni Solino – l’Italia migliore è in piazza per dire basta alla camorra alle mafie. Dobbiamo mettere la parola fine a questo interminabile elenco che abbiamo letto qui stamattina. E’ ora di voltare pagina. Partiamo dalle vittime e dalle loro storie, dalla loro memoria. Ci hanno dato la loro vita, il loro esempio. E noi dobbiamo restituire loro non solo la memoria, ma anche un posto importante nella storia civile delle nostre terre”.
Le ultime parole sono del vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo: “I nomi che abbiamo letto non sono scritti su una pietra, ma scritti nella nostra vita e nella storia delle nostre città e dei nostri paesi. Sono vittime che non sono state uccise da un nemico che porta un’altra divisa di un altro colore. Purtroppo è in mezzo a noi ed è tanto più difficile individuarlo. E allora ci vuole la sentinella – ha detto Spinillo – che sia di guardia e che sia attenta a segnalare il pericolo. Questa sentinella è la nostra coscienza. La cultura ci può aiutare ad essere capace di riconoscere il nemico. Ma sono convinto che questa guerra un giorno finirà se sapremo scegliere tra ciò che è giusto e ciò che sembra darci un vantaggio”.
La manifestazione si è conclusa sulle note di un rap contro l’indifferenza, contro la mafia, racket e camorra cantato dal coro degli studenti della scuola media Beethoven di Casaluce e con l’inno nazionale suonato dagli alunni dell’I.C. G. Galilei di Arienzo diretti dal prof. Carmine Crisci.
PER CONTRASTARE E PREVENIRE I FENOMENI DI CYBERBULLISMO . martedi 02 febbraio 2016 ore 10.00 palestra del plesso G.GALILEI
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“GIORNATA delle LINGUE “ 09 marzo 2015 , palestra dell’Istituto Gli alunni hanno adottato un paese europeo , studiandone usi, tradizioni, curiosità .Hanno allestito 5 stand presentando agli intervenuti i lavori. La classe 1 F neoformata della scuola , ha presentato le Istituzioni europee.E’ stato un momento di grande partecipazione e divertimento. |
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